
CENTRO CARITAS PARROCCHIALE
"S. GIOVANNA ANTIDA"
Via dell'Archeologia, 159 00133 ~ Roma
Parrocchia S. Maria M. del Redentore
Via Duilio Cambellotti 00133 ~ Roma
La Comunità "S. Giovanna Antida"
"La carità è paziente, è benigna la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta "
BREVE STORIA DELLA COMUNITA’ “S. GIOVANNA ANTIDA”
IN SERVIZIO NELLA PARROCCHIA “S. MARIA M. DEL REDENTORE”
ROMA TORBELLAMONACA
Le suore della carita’ di S. Giovanna Antida sono arrivate a Torbellamonaca nell’anno 1987 per rispondere agli appelli della chiesa locale che da tempo invitava le Congregazioni religiose ad operare nuovi inserimenti di piccole comunita’ nella periferia di Roma considerata dal papa Giovanni Paolo II terra di missione e di rievangelizzazione.
In sintonia con Giovanna Antida che soleva ripetere: “ sono figlia della Chiesa, siatelo anche voi con me” la risposta e’ stata immediata, grazie al servizio di quattro suore: suor Felicitta che trasferi’ la sua sede d’insegnamento nella Scuola Materna statale nel quartiere,Suor Maria Luisa come infermiera domiciliare, responsabile del Centro ascolto, suor Amalia che pote’ entrare a insegnare religione nella scuola media statale Suor Anna Maria come esperta di catechesi.
La comunita’ intera era tutta impegnata ad offrire con gioia la collaborazione pastorale e caritativa .
Nel 1999, anno bicentenario di fondazione della Congregazione rivisitando il nostro essere presente nel quartiere abbiamo sentito il bisogno di continuare e potenziare il “servizio della carita’” in uno stile di comunione e di collaborazione con la comunita’ parrocchiale per difendere promuovere e servire la vita delle fasce piu’ deboli.
Il centro “Giovanna Antida” dal 1999 ha potenziato il – Centro ascolto- il volontariato solidale- l’animazione degli adulti- la formazione- e la promozione della donna.
Con piccoli gesti, fatti di concretezza quotidiana, si stabiliscono forti rapporti interpersonali esi fa sentire la persona come a casa propria.
Come Chiesa, l’atteggiamento che ci accompagna e’ quello di lasciarci interrogare e provocare dal gemito degli impoveriti che il mondo globalizzato produce, ma anche di offrire con semplicita’ un contributo per far crescere una societa’ nuova, sobria, fraterna e solidale fondata sulla civilta’ dell’amore
